About the Project
Armenia, un Paese stretto fra i monti e la millenaria storia avversa.
Armenia, un Paese biblico dalle croci sempre pronte a ricevere tante storie di un popolo, che il vento si è trascinato in tutto il mondo.
Armenia, un Paese di tre milioni di anime chiuse nei confini nazionali e 9 milioni in diaspora in terre straniere.
Armenia, un Paese insanguinato dal primo grande genocidio del XX secolo, che ha visto morire, esattamente cento anni fa, 2 milioni dei suoi figli per mano turca. Armenia, un Paese che ti prende l’anima, perché solo di anima è fatto.
Questo è il nostro omaggio fotografico alla meravigliosa gente di questa unica e “densa” terra, piena delle sue croci lavorate a merletto nella dura pietra, come a dimostrare che, dalle più avverse difficoltà, si possono trovare le forze più intense e vere per andare avanti con semplicità e coraggio.
La fotografia diventa testimonianza di vita, che passa da questo popolo per arrivare fino a noi, in una condivisione figurativa, in cui il nostro sguardo diventa il loro sguardo e viceversa, come a vivere delle vite condivise se pur lontane geograficamente e culturalmente.
Questa gente dà molto più di quello che riceve.
Questa gente ama farsi fotografare, come a lasciare messaggi e tracce della loro esistenza, che la maggior parte del mondo ignora, come le pesanti tragedie e guerre che li hanno segnati da tempi lontani fino ad oggi.
Ritornare in questi posti diventa poi una necessità, spinta più dal vero affetto che dalla curiosità turistica.
Sabina Broetto e Silvano Monchi